Selene, la società del gruppo A2A specializzata in fibra ottica e videosicurezza, chiude per diventare più grande ed entrare a far parte di A2A Smart City. Presentata ufficialmente a Brescia alla presenza di sindaco e vicesindaco, la nuova società eredita e ingloba il patrimonio della vecchia Selene ma si propone di iniziare a costruire la città di domani. “l core business del gruppo resteranno energia, calore e rifiuti, ma la nuova società dedicata alle nuove tecnologie è un tassello importante per eventuali accelerazioni future, alleanze, scalate, apertura alla collaborazione con i partner che vorranno proporre servizi innovativi”, ha commentato Valerio Camerano, amministratore delegato della multiutility.
Previsti dieci milioni di investimenti nei prossimi quattro anni, cuore e cervello del progetto stanno ancora in via Malta, nello Smart City Lab, un centro di ricerca apposito che studia il legame tra tecnologia, efficienza e miglioramento dei servizi. “Dopo aver costruito reti e infrastrutture materiali, puntiamo a costruire quelle immateriali, ha commentato il presidente di A2A Giovanni Valotti.
Internet delle cose, il collegare oggetti alla rete, è il futuro prossimo: oggi ce ne sono un miliardo in giro per il pianeta che dialogano attraverso internet, nel 2020 saranno 35 miliardi. L’industria 4.0 arriverà poco dopo. Meglio attrezzarsi, partendo dalle infrastrutture della rete immateriale, grande opera sulla quale l’Italia sconta ritardi. Tutto questo per fare cosa? Quello che si è sempre fatto, ma in modo più efficiente e funzionale per i cittadini, e per offrire nuovi servizi.
Il segreto sta nei sensori: sette anni costavano 20 mila dollari, due anni fa meno di 100 e oggi 30 dollari. Non solo, i sensori sono sempre più piccoli, durano a lungo, registrano informazioni di ogni genere. “Possono aiutarci nel monitoraggio dell’aria, nell’ottimizzazione della logistica, nell’irrigazione dei prati, nella mobilità intelligente, nella prevenzione degli incendi”, ha spiegato Marco Moretti, Chief Information Officer di A2A. “Vogliamo tradurre dei bei concetti in cose concrete – ha sottolineato Valotti -. A2A Smart City nasce perché in questi anni sono stati fatti passi da gigante ed è in linea con la nostra strategia: essere più vicini ai territori con servizi di qualità, investire in ricerca e nuove tecnologie”.