A2A per l’ambiente

Non di soli profitti e cedole vive A2A

La principale multiutility italiana punta a valorizzare e potenziare gli investimenti nel settore ambientale, il dialogo e la trasparenza con i territori, la qualità della vita dei dipendenti (il 98,3% è assunto a tempo indeterminato). Aspetti chiave del settimo bilancio di sostenibilità 2014, presentato in modo ufficiale dai vertici aziendali, che lo definiscono «il vero capitale reputazionale» della società (copyright del presidente Giovanni Valotti). Dal prossimo anno gli azionisti di A2A saranno chiamati «ad esprimersi anche sul bilancio di sostenibilità, che farà parte del bilancio vero e proprio», aggiunge Valotti.

Il vero business è quello dei rifiuti e gli investimenti ambientali realizzati a Brescia (abbattimento del cromo esavalente nell’acquedotto, sostituzione delle lampadine a led, ammodernamento della centrale termoelettrica di Lamarmora, avvio a fine anno della raccolta differenziata) sono gli esempi concreti che l’amministratore delegato Valerio Camerano snocciola con una punta di orgoglio.

Nel 2014 il gruppo ha generato un valore aggiunto globale lordo di quasi 1,4 miliardi di euro e ha speso 830 milioni in favore delle imprese italiane, investendo oltre 100 milioni per l’ambiente. «Grazie a idroelettrico, cogenerazione e recupero di energia dai rifiuti – ha sintetizzato Camerano – il gruppo ha evitato l’emissione in atmosfera di 2,9 milioni di tonnellate di anidride carbonica, il 15 per cento in meno del 2013».

A2A infatti ha iniziato una importante dismissione delle centrali turbogas, non più redditizie. Resta invece un business importante quello dei rifiuti: 2,6 i milioni di tonnellate quelle raccolte nel 2014. Di queste più della metà (56,7%) viene differenziata, il 40,8% finisce negli inceneritori «e solo il 2,5% in discarica». Un numero in linea con i paesi del Nord Europa. Brescia però è fanalino di coda in Lombardia per la raccolta differenziata (ferma da anni al 38,3%). «Ma dal 2016, con la nuova metodologia di raccolta, i numeri cambieranno» ricorda l’amministratore di A2A.

Le lampadine a Led dimezzeranno le bollette della Loggia

Viene ricordato anche l’imponente lavoro di sostituzione delle 43 mila lampadine a led (12 milioni di euro), che dimezzerà le bollette della Loggia e l’estensione del teleriscaldamento nella bassa Valtrompia, a Concesio. Altro investimento milionario sulla centrale termoelettrica di Lamarmora, che in inverno supporta l’inceneritore nel teleriscaldamento ma che produce anche energia elettrica: verranno cambiati i motori, che funzioneranno solamente a metano (oggi c’era la possibilità, non sfruttata da due anni, di utilizzare carbone).

Ci sono poi i 4 milioni di euro impiegati per togliere dall’acqua di una ventina di pozzi le tracce del cancerogeno cromo esavalente. E non è finita. Il presidente Valotti assicura che a settembre a Brescia partiranno altri quattro progetti ambientali, sulla base delle idee emerse durante un forum organizzato con ambientalisti, imprenditori e associazioni dei consumatori un mese e mezzo fa. «Gli indicatori che contano – chiude Valotti – non sono solo i profitti ma l’impatto finale degli investimenti sul benessere della comunità e dei lavoratori».

 

Didascalia foto 3: Giovanni Valotti, Presidente 

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