Non c’è solo Ascopiave nel mirino di A2A. La multiutility di Milano e Brescia punta infatti anche, in cordata con la società ceca EPH, realtà di primo piano nel settore energetico in Europa, è in corsa anche per rilevare Sorgenia, che produce e distribuisce energia elettrica e gas, ora controllata dalle banche.
A rivelarlo lo stesso amministratore delegato di A2A, Valerio Camerano, commentando i risultati del primo trimestre. «Entrambe le operazioni sono funzionali alla strategia industriale nella speranza che possano essere ragionevolmente concluse entrambe», ha spiegato il manager. Del resto, la multiutility non ha problemi di risorse economiche per un’eventuale aggiudicazione delle due partite e anche se riuscisse a chiuderne solo una si riterrebbe soddisfatta.
Riferendosi alle due gare, Camerano ha infatti evidenziato come, «soprattutto il deal Ascopiave richiede una cassa limitatissima, non è costruito sullo scambiare asset per cassa. Facciamo le operazioni perché abbiano senso industriale. Devono avere una motivazione industriale a un prezzo corretto. Non abbiamo una limitazione di risorse come gruppo».
La nuova partita per Sorgenia si aggiunge dunque a quella per l’utility energetica veneta per la quale lo scorso marzo A2A insieme ad AIM Vicenza e AGSM Verona ha sottoscritto una lettera d’intenti non vincolante per l’avvio dello studio di un percorso congiunto volto a valutare la possibile acquisizione degli asset di Ascopiave nel settore della vendita del gas e dell’energia elettrica e la costituzione di una partnership nella distribuzione gas.