15/10/2025
Servizi a Rete

A2A: il teleriscaldamento di Bergamo diventa ancora più green

Il teleriscaldamento di Bergamo fa un ulteriore salto di qualità, puntando a diventare uno dei sistemi più green del Paese. Se già nel 2024, infatti, quasi due terzi del calore distribuito provenivano da fonti non fossili (69%), questa percentuale sembra destinata a salire vicino al 90% nel 2025. Un risultato che fa del teleriscaldamento uno degli strumenti più concreti per la decarbonizzazione e un pilastro del Climate City Contract che accompagnerà Bergamo verso la neutralità climatica al 2030.

Ventidue anni di economia circolare

Avviato nel 2003, il teleriscaldamento si è gradualmente ampliato portando calore sostenibile e sicuro non solo nelle abitazioni, ma anche in edifici simbolo come Palazzo Frizzoni, il Teatro Donizetti, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, l’Università degli Studi e la Nuova Accademia della Guardia di Finanza. Al 31 dicembre 2024 la rete contava 864 utenti serviti, 97 chilometri di condotte, 9 milioni di metri cubi di volumetria allacciata (circa 41mila appartamenti equivalenti) e 221 GWh di energia termica distribuita.

Verso una fornitura per 50mila appartamenti

Il piano di espansione ed efficientamento degli ultimi anni si è concentrato sul recupero di calore dal termovalorizzatore REA di Dalmine, inaugurato un anno fa. Per abilitare questo collegamento sono stati realizzati una sezione cogenerativa e una dorsale di 5,6 km che unisce Dalmine a Bergamo. È stata potenziata la stazione di pompaggio di via Goltara ed è stato installato un accumulo termico da 5.000 m3, capace di immagazzinare calore nelle ore notturne (un volume pari a due piscine olimpioniche) per soddisfare i picchi di domanda del mattino. Con il contributo di REA a regime sarà possibile recuperare ulteriori 90 GWh di calore e servire circa 11mila appartamenti equivalenti in più, portando il totale degli alloggi teleriscaldati a 50mila.

Gli ampliamenti nell’ultimo anno

Il 2025 ha visto un’intensa attività cantieristica, parte del piano d’estensione di 22 km: sono stati posati 3,6 km di nuove condotte in aree strategiche della città (via del Galgario, Muraine, Frizzoni, Camozzi, via del Lazzaretto, Marzabotto, Pinetti, via Furietti, via Nullo, via Mazzini, via Martiri di Cefalonia, via Pitentino, via Gritti e via Zanica, via S. Ambrogio e Micca) mentre altri cantieri sono tuttora in corso (via Torretta e via SS Maurizio e Fermo) e si concluderanno entro fine novembre. Con questi interventi si arriverà a quasi 20 km di estensione realizzati entro la fine dell’anno; i restanti 2,2 km saranno completati nel 2026.

Il beneficio ambientale

Nel 2024 il sistema ha evitato l’emissione in atmosfera di 22mila tonnellate di CO₂, pari all’anidride carbonica assorbita in un anno da 142mila alberi. A regime il risparmio salirà a 31mila tonnellate l’anno, con un abbattimento del fattore emissivo unitario dagli attuali 119 kg di CO₂ per MWh a circa 50–55. Il sistema è riconosciuto dal GSE come “teleriscaldamento efficiente”, in linea con la Direttiva UE 2012/27/CE. Uno studio realizzato da A2A e TEHA, infine, ha dimostrato come il teleriscaldamento rappresenti una delle leve decisive per decarbonizzare le città italiane, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Bergamo lo conferma con un modello concreto, che integra tecnologia e sostenibilità.

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