Sottoscritto il contratto di partnership industriale tra A2A e Aem Cremona, Asm Pavia, Astem Lodi, Cogeme e Scs Crema, soci di Linea Group Holding (Lgh). Dopo un lungo percorso, dunque, le parti hanno trovato l’intesa che prevede l’ingresso di A2A nel capitale sociale di Lgh con una quota del 51%.
Il closing dovrà avvenire entro i prossimi 90 giorni subordinatamente all’avveramento di alcune condizioni, tra le quali l’ottenimento del nulla osta da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcom).
Il prezzo, che verrà corrisposto per il 58% in denaro e per il 42% in azioni A2A, sarà pari a euro 113 milioni, parte dei quali verranno corrisposti a tre anni data in funzione dell’effettiva realizzazione di alcuni progetti di sviluppo in corso.
La partnership con Lgh realizza uno degli obiettivi del Piano industriale di A2A nell’ambito del macro progetto delle aggregazioni locali e rappresenta la prima attuazione concreta del modello di “multiutility dei territori” ideato da A2A che privilegia l’espansione del Gruppo in Lombardia.
Principali obiettivi del piano erano Acsm-Agam, ex municipalizzata di Monza e Como, in cui A2A aveva già una quota del 21,9% e appunto Lgh.
Lo scorso dicembre A2A ha aumentato la partecipazione in Acsm-Agam, salendo al 23,9%. Con Lgh invece la transazione è stata strutturata come una “partnership industriale”: non una vera e propria fusione, in modo da lasciare a Lgh più indipendenza in termini di governance e di scelte strategiche.
Un’operazione giudicata positivamente dagli analisti in quanto rappresenta il primo passo verso il consolidamento nel settore delle utility locali in Lombardia, in cui A2A è chiamata a giocare un ruolo fondamentale. Consolidamento più volte sollecitato anche dal governo che dovrebbe consentire all’intero settore di entrare in un circolo virtuoso di estrazione di sinergie con il rafforzamento di aziende più piccole.