La rete idrica di Brescia diventa sempre più efficiente e tecnologicamente avanzata. Merito di due progetti di A2A Ciclo Idrico, la distrettualizzazione dell’infrastruttura e Aquarius, che hanno permesso di ottenere una diminuzione delle perdite del 7% negli ultimi sette anni e del 2% nel solo 2024.
Altri 4 distretti entro il 2026
Con la prima iniziativa, l’acquedotto a servizio della città, che ha un’estensione di 639 chilometri, è stato suddiviso in distretti idraulici, e dotato di soluzioni che consentono di monitorare con maggiore efficienza le portate e ridurre la pressione, dove possibile, contribuendo alla diminuzione delle perdite. Attualmente sono 19 i distretti realizzati e altri 4 saranno attivati entro il 2026, così da permettere un’ulteriore ottimizzazione dell’infrastruttura. I nuovi distretti previsti interesseranno le zone di Urago Centro, Sud Ferrovia, Funivia-Santelle e Valle Carobbio, con installazioni di strumenti di monitoraggio avanzati per migliorare la gestione della rete.
Il progetto Aquarius
Un altro contributo fondamentale all’efficienza dell’infrastruttura è arrivato dal progetto Aquarius, finalizzato all’individuazione tempestiva delle perdite attraverso il monitoraggio continuo della rete tramite sensori acustici avanzati: noise logger in grado di individuare il “rumore” emesso da potenziali perdite, consentendone la localizzazione in tempo reale. Dal 2019 ad oggi sono stati installati in città 1.185 sensori per monitorare 295 chilometri di rete, che hanno permesso di individuare e, quindi, riparare 154 perdite. Il progetto, finanziato anche con fondi Pnrr, è stato poi allargato ad alcuni comuni della provincia, quali Gavardo, Vobarno, Ospitaletto. In questo caso sono 478 i sensori installati su 143 km di rete che hanno portato all’individuazione, ad oggi, di 17 perdite. Il progetto sarà ulteriormente potenziato nei prossimi anni, con l’installazione di circa 150 nuovi sensori.
4,3 milioni di metri cubi di acqua risparmiati nel 2024
Grazie a questi due progetti il livello di perdite della rete bresciana è passato dal dal 31,9% del 2017, dato già ampiamente al di sotto della media nazionale (42,4%) e regionale (35%), al 24,8% del 2024. Ancora più significativo il dato sulle perdite lineari, passato da 36,6 a 22,63 metri cubi di acqua persi al chilometro al giorno. La riduzione delle dispersioni, unita alle campagne per sensibilizzare gli utenti a un uso più consapevole e virtuoso della risorsa, hanno portato a una diminuzione anche l’acqua immessa in rete. Una combinazione perfetta che nel 2024 ha portato a risparmiare 4,3 milioni di metri cubi d’acqua rispetto ai “persi” nel 2017, con una riduzione del 39% rispetto a 7 anni fa: una quantità di acqua sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuo di oltre 50.000 persone. Risultati notevoli sono stati ottenuti anche a livello provinciale, dove A2A Ciclo Idrico gestisce l’acquedotto in 74 comuni. Il livello delle perdite nel 2024 è sceso al 33,5% e quello delle perdite lineari a 15,6 mc/km/gg.