L’ispezione e il monitoraggio delle reti di distribuzione del calore è un’attività fondamentale per verificare lo stato di salute dell’infrastruttura, garantirne l’efficienza, individuare eventuali anomalie e intervenire per porvi rimedio in modo rapido e puntuale. Un’attività che A2A Calore e Servizi svolge in modo sistematico, con soluzioni sempre più all’avanguardia. La società del Gruppo A2A di recente ha sperimentato la termografia area per controllare la rete a servizio di Brescia, la prima realizzata nel nostro Paese e che si estende per oltre 680 km.
Per un monitoraggio più efficace
La sperimentazione di questa tecnologia avanzata, che consentirà di monitorare in modo ancora più efficace la rete cittadina, si aggiunge alle tecniche di controllo già in uso dalla società, come la termografia a terra con automezzo, le prove di tenuta in pressione e i sistemi di misura estivi. La termografia aerea permette di potenziare la capacità di monitoraggio anche di quelle parti della rete difficilmente accessibili dai mezzi a terra. L’intera rete è stata sorvolata da un velivolo dotato di termocamera professionale per applicazioni speciali. Velivolo che ha ripreso solo le immagini termiche e non ha acquisito nessun elemento identificativo di cose o persone che possa essere lesivo per la privacy.
I voli notturni
Le riprese sono state effettuate nelle ore notturne, così da ridurre l’interferenza dovuta al traffico stradale e rendere maggiormente distinguibili le anomalie termiche, in quanto le temperature ambientali serali e notturne sono inferiori rispetto alle temperature ambientali diurne. L’attività è stata eseguita dalla ditta DarkWaveThermo in collaborazione con DigiSky, aziende che vantano un’esperienza pluriennale nell’esecuzione di indagini termografiche e rilievi aerei. Le stese aziende negli ultimi hanno eseguito un’analoga ispezione delle reti di teleriscaldamento di Torino e Verona.
Un modello virtuoso
La sperimentazione conferma Brescia come modello nazionale per il teleriscaldamento, un modello che unisce innovazione tecnologica e sostenibilità. Partito nel 1972, il sistema di teleriscaldamento della città si è costantemente evoluto nel tempo, servendo circa 180.000 appartamenti equivalenti con 42,6 milioni di metri cubi riscaldati. Un’evoluzione che ha interessato anche la stessa fonte di calore che alimenta la rete. Fulcro del sistema integrato Ambiente Energia di Brescia, che coniuga produzione di calore e ciclo dei rifiuti, A2A negli anni ha puntato infatti a ridurre sempre più l’uso di fonti fossili per coprire il fabbisogno di energia termica, attraverso il recupero del calore di scarto di processi industriali, quali quelli degli stabilimenti di Ori Martin e Alfa Acciai, ai quali si aggiungerà anche il calore recuperato dai data center.