Prosegue spedito il Piano di Salvaguardia della Balneazione del Comune di Rimini, il programma di interventi messo a punto dall’amministrazione cittadina con Hera e Romagna Acque che ha come obiettivo di eliminare, entro il 2020, la fognatura nera dagli undici scarichi a mare attualmente presenti.
Dopo i primi traguardi raggiunti lo scorso anno, con la revoca dei divieti temporanei di balneazione per le fosse Spina-Sacramora e Turchetta, diventati scarichi di sole acque meteoriche di drenaggio, adesso tocca agli sfioratori Pedrera e Matrice, rispettivamente a Torre Pedrera e Rivabella, che entro l’estate saranno riclassificati come scarichi di sole acque bianche.
Il superamento degli scarichi a mare è uno degli interventi che compongono il PSB, un piano ampio e articolato che vedrà entro quest’anno la conclusione di altre due importanti opere, quali il secondo stralcio della dorsale sud, infrastruttura che servirà a ridurre la portata delle acque convogliate al bacino Colonella I, e la riconversione del depuratore Marecchiese in vasca di accumulo, già in fase avanzata. Opere che si aggiungono ai quattro interventi già terminati: il risanamento fognario di Rimini Isola, il raddoppio del depuratore di Santa Giustina, la relativa condotta di adduzione e la Vasca di Laminazione Ospedale. Inoltre, è entrata nel vivo uno dei cantieri più impegnativi e di impatto del Piano, quello di piazzale Kennedy, con la costruzione di una nuova infrastruttura di accumulo. Questa è costituita da una prima vasca di 14.000 metri cubi di volume, che raccoglierà le acque di prima pioggia; da una seconda vasca di laminazione di 25.000 metri cubi, per limitare le portate bianche convogliate a valle, e da un impianto di sollevamento con una capacità di pompaggio di 18.000 litri al secondo. Sopra la grande vasca sarà realizzato un Belvedere, un progetto architettonico-paesaggistico che contribuirà alla riqualificazione dell’intero piazzale, diventando uno stralcio del nuovo Parco del Mare.