Digitale, sostenibile, resiliente e partecipativa. Sarà così la rete di distribuzione elettrica del futuro. Rete che e-distribuzione realizzerà a Matera. La città dei Sassi è infatti la protagonista di Grid Futurability Matera. La prima “sperimentazione” del modello di smart grid creato dal principale operatore della distribuzione elettrica.
Le reti elettriche, al pari di quelle gas, giocheranno un ruolo decisivo per dare concreta attuazione alla transizione energetica che ci proietterà in un futuro più sostenibile. E il progetto di e-distribuzione punta a trasformare la rete in un’infrastruttura flessibile, aperta e sempre più digitale. Innovazioni che permettono di sfruttare al massimo l’energia generata dalle fonti rinnovabili e di sviluppare e fornire nuovi servizi ai cittadini.
Della durata di 5 anni, Grid Futurability Matera sarà realizzato con un investimento di 27 milioni di euro. Gli interventi interesseranno circa 9000 km di linee, 31 impianti primari e 2412 impianti secondari, con benefici per oltre 129.000 utenti.
Nuove tecnologie per un futuro più smart
Perno del progetto è il “Network Digital Twin”, il gemello digitale della rete, una copia realizzata attraverso delle scansioni 3D, che permette il monitoraggio e attività di simulazione per indirizzare azioni a livello preventivo. A tale modello si aggiungerà un corposo complesso di innovazioni tecnologiche. Come l’introduzione del QED (Quantum Edge Device), utile per l’automazione della rete. O la Smart street box, una cassetta stradale di nuova generazione dotata di sensori e di apparati intelligenti che fornisce informazioni in tempo reale sullo stato dell’infrastruttura. Inoltre, grazie ai nuovi canali di comunicazione dell’Open Meter, come la Chain 3, sarà possibile abilitare nuovi servizi e una più ampia partecipazione delle comunità al mondo dell’energia.
Il commento di Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di e-distribuzione
«La scelta di una città come Matera per sperimentare la rete elettrica del futuro non è casuale. Il progetto, che potrà essere replicato in altre aree del Paese, permetterà di mettere in campo tecnologie, energie e risorse per rispondere alle esigenze specifiche del Comune e della sua straordinaria conformazione urbana. Abilitando così la trasformazione in una vera e propria smart city e dimostrando come la bellezza del territorio possa convivere e integrarsi perfettamente con l’innovazione».
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