Con il titolo “Buone pratiche e nuove tecnologie” si è svolto a Cagliari il primo seminario regionale dedicato alle reti interrate. Centrato sul tema della gestione degli interventi sul territorio e le tecniche di rinnovamento senza scavo, il seminario ha registrato una grande adesione da parte dei numerosi studi di progettazione e direttori tecnici che ne hanno preso parte e hanno dato il via, a fine lavori, ad un interessante dibattito di confronto. IATT, che ha promosso il seminario, ha manifestato l’intenzione di offrire al territorio informazioni tecniche riguardo alle innovative tecnologie senza scavo, focalizzando l’attenzione del pubblico sull’efficacia, l’economicità e la eco-sostenibilità del “trenchless”. Interessante la presenza e l’intervento di Alessandro Ramazzotti, Amministratore Unico di Abbanoa, che facendo il punto sulla situazione delle reti in sardegna ha sottolineato l’importanza di trovare con aziende e professionisti locali le sinergie per costruire un percorso di collaborazione, che caratterizzi sempre di più Abbanoa nell’Azienda dei sardi, al servizio della Sardegna.
Daniela Sitzia, vice direttore di ANCI Sardegna, ha condiviso insieme a Gaetano Attilio Nastasi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, l’importanza dell’utilizzo di tecnologie favorevoli alla riduzione dell’impatto ambientale e di conseguenza prendendo l’impegno di trasferire ed applicare anche in Sardegna il protocollo di intesa tra ANCI e IATT che sarà indirizzato verso la formazione ed il trasferimento di una nuova cultura di rispetto ambientale sugli interventi nelle opere pubbliche.
Particolarmente gradite dal pubblico di esperti che affollava la sala, le best practices presentate rispettivamente da Stefano Tani di Metropolitana Milanese e Carlo Torre di Saster Pipe – Iren Acqua e Gas. In entrambe le relazioni i due esperti hanno illustrato alcune delle esecuzioni in cui il risanamento delle reti sarebbe stato praticamente impossibile senza queste tecnologie. Casi emblematici ed esecuzioni di successo che hanno fornito un’economicità di tempo e di denaro, oltre a realizzazioni di risanamento che si prospettano durature per un periodo molto più lungo rispetto ad ogni aspettativa.
In particolare Carlo Torre si è soffermato sui vantaggi economici che derivano non solamente dall’utilizzo delle tecnologie trenchless, ma anche dagli effetti positivi che risultano dopo, cioè il calo drastico degli interventi di manutenzione della rete, voce che pare abbia un peso rilevante anche in Sardegna.
Al termine dei lavori un esempio interessante del funzionamento della tecnologia è stato illustrato dalla azienda SAPI, associato IATT che, attraverso una dimostrazione pratica, ha dimostrato in maniera empirica la facilità di esecuzione ed il funzionamento della tecnologia.
Presente anche la principale emittente TV regionale “Videolina” che ha messo in onda nel programma della domenica l’intervista a Paolo Cossu di SAPI che in qualità di imprenditore ed esperto in materia ha risposto a varie domande.
A testimonianza di come sia forte l’interesse della Sardegna rispetto alla corretta gestione del sottosuolo, anche una pubblicazione sul quotidiano “L’Unione Sarda” ha offerto una panoramica ai propri lettori, ossia ai cittadini che ogni giorno hanno a che fare con i disagi dei numerosi cantieri, su come sia possibile ovviare a questi attraverso una programmazione di risanamento con tecnologie innovative come quelle trenchless, cioè con sistemi di risanamento senza scavo.
Didascalia foto 2: Paolo Cossu SAPI